PALAZZO DEL BUE Via G.Marconi, 44 Rivarolo Mantovano (MN)

ONDE RADIO

ONDE RADIO

mostra didattico documentaria ed happening

 

Ente: Comune di Rivarolo Mantovano, assessorati alla Cultura e alla Progettualità.

Localizzazione: Palazzo del BUE, via Marconi, 44.

Periodo: da sabato 8 ottobre a domenica 27 novembre

Nell’autunno, il Comune di Rivarolo Mantovano ospiterà a Palazzo del BUE la Mostra didattico documentaria, denominata ONDE RADIO; oltre 70 oggetti d’epoca, provenienti dal collezionismo privato più qualificato, che documenteranno la storia della radio e delle telecomunicazioni dal loro nascere, negli anni ’20 del Novecento, alla loro diffusione planetaria. L’intento dichiarato è quello di tratteggiare, attraverso gli oggetti esposti e gli eventi che succederanno nei 50 giorni di apertura della Mostra, aspetti della nostra storia recente e con essa il carattere di un’epoca, il “Secolo breve”, dominato dall’avvento dei mezzi di comunicazione di massa, che così profondamente hanno inciso sull’evoluzione del costume della società contemporanea.

La Mostra sarà affiancata da happening, dibattiti e proiezioni tematiche, che la renderanno “appetibile” anche ad un pubblico di giovani e giovanissimi.

Tra i soggetti coinvolti dal Comune di Rivarolo Mantovano, che gestisce gli spazi di Palazzo del BUE, singolarmente ubicato in via Guglielmo Marconi 44, istituzioni pubbliche e private: la Fondazione Sanguanini Rivarolo Onlus, l’Istituto comprensivo di Bozzolo, la Parrocchia, la Pro Loco e l’Associazione storico culturale Borgo San Rocco di Rivarolo Mantovano. Fondamentale il contributo dei numerosi collezionisti privati, che hanno gentilmente concesso gli oggetti esposti, a titolo gratuito. “Radio Campaner” e “Radio 24” sono state invitate a dare il loro contributo, a partire dalla trasmissione “in diretta” radio dell’inaugurazione ai collegamenti web-radio alla partecipazione ai dibattiti previsti.

La mostra

Apre i battenti il prossimo 8 ottobre e si concluderà domenica 27 novembre. Quattro le sezioni previste, allestite in altrettanti ambienti, oltre ad una sala per conferenze ed un’istallazione multimediale.

Marconi: è dedicata ai pionieri delle “onde radio” ed in particolare a Guglielmo Marconi, premio Nobel per la fisica. Vi saranno esposte radio a valvole con antenna e trasmettitore esterni dei primi anni ’20 del Novecento, messe in relazione al telegrafo e alla nascita delle prime emittenti radio nazionali, dalla mitica BBC inglese, che inizia a trasmettere nel 1922, all’italiana URI, dal 1928 EIAR.

In Ascolto: in questa sala trovano posto apparecchi radio degli anni ’30 e ’40 del secolo scorso, resi celebri dal marchio di fabbrica, che campeggia nel “mobile radio” dei primi modelli prodotti industrialmente, anche se con modalità spesso artigianali, nelle versioni a soprammobile o a console.

Radio di Massa: nella sala vengono esposti apparecchi radio degli anni ’50 e ’60 del Novecento “disegnati” dall’evoluzione tecnologica, che consente, nel 1954, la realizzazione della prima radio “tascabile” a transistor, la Regency Tr-1, alimentata da una batteria “standard” a 22.5 volt.

Ritorno al Futuro: la radio cambia ancora; l’idea nuova è poter collegare i veicoli e le persone in movimento con apparecchi telefonici cellulari. Ma più ancora, perché non scrivere in video o mandare fax, spedire immagini, elaborarle: nasce il computer.

Nella sala, proprio la scritta “Ritorno al Futuro” vuole rimarcare il concetto che tutte le applicazioni attuali nel campo delle telecomunicazioni altro non sono che lo sviluppo dell’originaria idea dei pionieri delle ONDE RADIO.

Gruppi e scuole su appuntamento


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Palazzo del Bue

Palazzo del BUE si trova nel cuore di Rivarolo Mantovano al civico 44 di Via Marconi, a pochi passi da Piazza Finzi. Dalla documentazione rinvenuta, l’edificio era già abitato nel XVI secolo dalla famiglia “Del Bue”, da cui ha preso il nome.
L’edificio è suddiviso in varie sale tra loro comunicanti, adatte sia per esposizioni, sia per piccole conferenze; è quindi un ambiente perfettamente multifunzionale.
Oggi gli spazi sono gestiti dal Comune, che ha deciso di rendere il piano terra dello stabile accessibile alla comunità, con lo scopo di promuovere iniziative pubbliche e private di promozione della cultura locale, della tradizione e dello sviluppo.

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